POTENZA PICENA - Il comune informa la cittadinanza che è attualmente in corso la procedura di valutazione di una richiesta per la costruzione di un impianto fotovoltaico sul nostro territorio comunale, precisamente in contrada Torrenova. Tale richiesta è stata effettuata, secondo la normativa vigente, dall'azienda milanese VSE srl, che ha a disposizione un terreno nell'area in oggetto.
L'amministrazione comunale esprime profonda preoccupazione poiché ritiene assolutamente non idoneo il sito individuato, sia per la presenza di abitazioni che si troverebbero a ridosso dell'impianto, sia per l'impatto che la struttura avrebbe a livello paesaggistico. Nonostante ciò, il nostro ente purtroppo non ha a disposizione gli strumenti normativi per negare l'autorizzazione al privato. La legge infatti consente la realizzazione di questa tipologia di impianti su suolo agricolo e a ridosso della rete viaria autostradale.
L'iter, attualmente in corso, è estremamente complesso e coinvolge numerosi soggetti: in primis la Provincia di Macerata che, attraverso il Settore Gestione del Territorio e Ambiente, è l'ente coordinatore del procedimento, nonché responsabile della convocazione della Conferenza dei Servizi chiamata ad esaminare la richiesta di installazione fatta dalla ditta.
Tale conferenza è composta, oltreché dalla Provincia e dal Comune, dall'Ispettorato Marche e Umbria del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dal Genio Civile, dal Servizio Tutela, gestione e assetto del territorio della Regione Marche, dal ministero dello Sviluppo Economico, dalla Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le Province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, dall'Agenzia delle Dogane, da E-distribuzione Spa, da ENAV, ENAC, Snam Rete Gas Spa, dall'Aeronautica Militare, dal Comando Militare dell'Esercito, dalla Marina Militare, dall'AST, da Telecom Italia, Anas, Autostrade per l'Italia - 7° Tronco Pescara e da Adrigas.
A seguito di una prima valutazione del progetto presentato, la Soprintendenza ha imposto delle prescrizioni estremamente rigide all'azienda, per favorire la salvaguardia del territorio in oggetto. Prescrizioni che hanno indotto la VSE srl a chiedere un riesame delle stesse al Segretariato Regionale. Tale richiesta è stata respinta.
Ad oggi la vicenda potrebbe avere differenti evoluzioni: la VSE srl potrebbe adattarsi alle prescrizioni date dalla Conferenza dei Servizi, nonostante queste rendano l'investimento molto oneroso e poco vantaggioso o, al contrario, essa potrebbe ritirare il progetto o ancora, in alternativa, presentare ricorso presso gli organi competenti (TAR) sostenendo la validità dello stesso e quindi la non necessità di adeguarsi alle prescrizioni. La cittadinanza sarà tempestivamente informata sugli ulteriori sviluppi della questione.