POTENZA PICENA - "Sono Nouhoume Ndyaie Moussa, sono nato in Senegal 43 anni fa ma sono in Italia da molto tempo e qualche anno fa ho avuto la cittadinanza italiana . Sono un operaio e lavoro in una azienda del territorio".

Esordisce così il potentino nel denunciare un grave atto discriminatorio avvenuto duramte le votazioni per il rinnovo del consiglio comunale. Un episodio che lo ha indotto a presentare una denuncia ai carabinieri contro un candidato del centro destra che lo aveva pesantemente apostrofato.

Un fatto non isolato in quanto anche un secondo senegalese, naturalizzato italiano, ha subito lo stesso trattamento.

"Come penso ogni altra persona amo il mio paese ma ho imparato ad amare anche l’ Italia e la comunità di Potenza Picena , dove vivo con la mia famiglia - ho moglie e tre figli - e dove sono nate tante conoscenze e amicizie personali. Sono impegnato perché la comunità senegalese possa sentirsi pienamente integrata e accolta a Potenza Picena. Per questo ho deciso di candidarmi nella lista del PD a sostegno di Mario Morgoni, e desidero ringraziare tutti coloro, italiani e senegalesi, che a Potenza Picena come dal mio paese natale mi hanno sostenuto e incoraggiato. Ho esercitato il diritto di voto per le elezioni europee e comunali perché penso che si e’ cittadini italiani non solo nei documenti ma perché bisogna agire concretamente da cittadini esercitando diritti e doveri e interessandosi dei problemi della comunità dove si vive. Purtroppo in occasione delle elezioni, nei pressi del seggio elettorale a Porto Potenza , e’ successo un episodio spiacevole: un candidato consigliere della lista a sostegno di Noemi Tartabini, ha fermato dei miei connazionali domandando in modo provocatorio , in presenza di testimoni , se avevano imparato a votare e dicendo ad alta voce che noi stranieri non dovevamo votare. Questo comportamento mi ha profondamente rattristato e offeso in quanto espressione di razzismo e discriminazione. Io credo che chi si candida per svolgere una funzione amministrativa nella comunità non possa avere questo atteggiamento di rifiuto e di disprezzo nei confronti di persone straniere che rappresentano il 10% della popolazione di Potenza Picena. Sono cittadini di serie B ? Sono rimasto ancora più colpito quando ho saputo che  costui e’ un rappresentante della parrocchia di Porto Potenza dove svolge le funzioni di ministro dell’ eucarestia. Mi domando se l’ ideologia razzista può essere compatibile con funzioni svolte nell’ambito della chiesa cattolica e sopratutto come può conciliarsi con la parola del Vangelo : Ero straniero e mi avete accolto . Per questo ho deciso di denunciare pubblicamente questo fatto. La comunità di Potenza Picena e’ civile, solidale e sensibile , credo che per mantenere queste caratteristiche occorre isolare le persone animate da spirito razzista e discriminatorio ed e’ necessario che le istituzioni locali riconoscano e diano voce alla comunità straniera . E’ il momento di attuare la norma dello statuto del Comune che prevede già la figura del Consigliere comunale aggiunto con diritto di parola in rappresentanza dei cittadini di origine straniera. Ma e’ anche il momento di istituire una Consulta degli stranieri  al fine di una maggiore integrazione e per promuovere esperienze di protagonismo e di cittadinanza attiva delle persone straniere presenti sul territorio".