di Mario Morgoni
POTENZA PICENA - In Italia si vive per fortuna più a lungo, e questo ha di per sé determinato una crescita della popolazione anziana e conseguentemente una maggiore richiesta di servizi ed assistenza.
Essere diventato un paese più vecchio ha fatto però emergere e sviluppare fenomeni preoccupanti come la solitudine e l’esclusione sociale, legati al parallelo e progressivo deterioramento di un tessuto familiare, di solidarietà e coesione sociale che garantiva protezione e integrazione agli anziani.
A ciò si aggiungano le crescenti difficoltà dei bilanci pubblici e di quelli delle famiglie che sempre più fanno fatica a corrispondere ad esigenze tanto reali quanto legittime.
Nella nostra comunità locale tante persone anziane e tante famiglie vivono quotidianamente tali situazioni e la petizione popolare promossa da alcuni giorni da un nostro concittadino per la realizzazione a Porto Potenza di una struttura residenziale per anziani ce lo ricorda con forza.
Non entro nel merito se sia ragionevole o meno l’obiettivo di realizzare una casa di riposo o se invece sia più opportuno pensare a un centro diurno a supporto delle famiglie, ma mi pare di drammatica evidenza che il tema della qualità della vita, delle relazioni e dell’assistenza alle persone anziane sia diventato, specie da qualche anno a questa parte, di grande rilevanza e complessità. È innegabile la necessità di affrontarlo anche in considerazione del fatto che il nucleo abitato di Porto Potenza conta una popolazione di 10000 persone.
A qualche mese dalle elezioni per il rinnovo delle cariche amministrative del nostro Comune credo sia il caso di avviare un confronto serio sulla questione.
Le forze politiche e civiche, i candidati alla carica di sindaco e di consigliere comunale che si presenteranno per chiedere la fiducia ai cittadini non possono eludere questo argomento. Io sono pronto a fare la mia parte.