POTENZA PICENA - Un incontro urgente con la Regione Marche e con la Protezione civile per cercare una soluzione ad una situazione che ''rischia di avere pesanti ripercussioni sociali ed economiche''.
E quanto sollecita il Nuovo Natural Village di Porto Potenza Picena in una missiva inviata oggi alle autorità, in vista della scadenza del contratto sull'ospitalità ai terremotati, prevista per il 31 maggio.
Una seconda lettera è stata consegnata ai 200 sfollati, per chiarire i termini della questione.
''Ci vedremo costretti ad applicare ai nostri ospiti i normali listini prezzo, con precisazione che si renderà necessario (sempre a far data dal 1 giugno 2017) di anticipare settimanalmente quanto dovuto per il soggiorno all'interno della nostra struttura'' c'è scritto nella missiva ai terremotati. Invitati a comunicare ''celermente di liberare le strutture da Voi occupate entro la data del 31.05.2017''.
La Regione ha già indicato le strutture alternative convenzionate (con il Natural Village scade il 31 maggio) ma un nutrito gruppo di ospiti sfollati non intende lasciare la struttura.
“Respingiamo l’idea di vederci dipinti come una realtà priva di scrupoli e pronta a calpestare gli aspetti umano a vantaggio solo di quelli economici”, spiega la direzione del Natural Village rilevando che è stata la Regione a non rinnovare la convenzione costringendo la struttura a comunicare ai circa 200 sfollati interessati a decidere se andare via il 31 maggio verso le destinazioni indicate dalla Protezione Civile oppure adeguarsi a pagare il soggiorno dal 1 giugno.
''Dobbiamo partire o restare? Non ci stiamo capendo più nulla. Secondo la Regione Marche possiamo rimanere anche dopo il 31 maggio, termine dell'accoglienza nella nostra struttura, mentre per la proprietà dobbiamo andarcene, a meno che non paghiamo, come clienti qualsiasi, la quota da tariffa estiva a partire dal primo giugno''. Così Maria Teresa Nori, portavoce dei circa 240 sfollati del terremoto ospiti del camping Natural Village di Porto Potenza Picena (Macerata) da ottobre. Secondo i titolari del camping, dovrebbero spostarsi per far posto ai turisti. Un'interpretazione respinta dalla Regione. ''Noi restiamo qui - annuncia Nori -, anche se sul punto parlo a nome di un gruppo più ristretto di sfollati. Gli anziani, completamente disorientati da questa confusione, chiedono in continuazione che fine faranno''