Nota del coordinamento cittadino di SEL Porto Recanati
Siamo rimasti sorpresi negativamente nell' apprendere del provvedimento preso nei confronti dei gestori del "bar Asso di Cuori", dalla Prefettura di Macerata, su segnalazione dei Carabinieri di Porto Recanati. Un prolungamento della sospensione dell'attività del locale dove, come si ricorderà venne ucciso un albanese.
Il provvedimento di sospensione temporanea dell'attività segue di poco la prima chiusura avvenuta a ridosso del fatto delittuoso accaduto nello stesso locale il 13 gennaio.
Riteniamo che "criminalizzare" chi, come i gestori, è rimasto vittima di questo grave evento, sia ingiusto e sbagliato.
Perchè quell' episodio delittuoso sarebbe potuto accadere in qualsiasi altro esercizio pubblico o altra zona di Porto Recanati. Come già era realmente avvenuto con sparatorie davanti ad un altro locale cittadino e a Scossicci.
Tale provvedimento, oltre modo amplificato dalla stampa, rischia di ingenerare nell' opinione pubblica la convinzione che l'Asso di Cuori sia un covo  di banditi e di pirati; quando in realtà alcuni controlli effettuati nel tempo dalle forze dell' ordine non avevano rilevato infrazioni o comportamenti lesivi della legge.
Lo ribadiamo, colpire "indiscriminatamente" i gestori, gente onesta e laboriosa, non porta alla soluzione del problema ma soltanto un danno economico e di immagine per gli stessi.
Sono le forze dell' ordine che hanno il compito di tutelare la nostra sicurezza.
Non nascondiamoci dietro un dito. Il fatto che per tanto tempo, il problema della diffusione criminale a Porto Recanati, sia stato negato, sottovalutato, ci ha condotti alla situazione che conosciamo.
asso