Le violente mareggiate di questi giorni che hanno interessato il litorale porto recanatese (e le condizioni meteo non promettono nulla di buono) hanno creato gravissimi danni alle strutture poste sulla riva dove sempre più grave si fa il problema dell’erosine che in alcuni casi ha fatto scomparire metri di spiaggia.

I danni più sensibili nella zona Scossici dove insistono ben 22 stabilimenti balneari, ma anche nella parte sud, quella dopo la Pineta Volpini, l’azione del mare è stata impetosa.

Appena due settimane fa i bagnini avevano lanciato l’ennesimo segnale di allarme ed avevano incontrato il sindaco Ubaldi e l’assessore Rovazzani per mettere a punto una strategia progettuale da sottoporre alla Regione.

Ma le mareggiate non hanno atteso e fra meno di due mesi molti degli chalet dovrebbero anche aprire. Ma in che condizioni e senza certezze di una reale protezione del litorale che già nel dicembre scorso aveva subito l’ennesimo assalto dalla furia delle onde.

Occorre fare presto perché fra due mesi ci sarà chi aprirà e la stagione delle mareggiate durerà ancora altri tre mesi.

L’amministrazione comunale ha chiesto alla Regione di fare presto perché sarebbe assurdo andare alla Borsa del Turismo a promuovere le bellezze della costa e poi far vedere al turista come versa Porto Recanati. Secondo il comune servirebbe subito un intervento di almeno 2 milioni di euro, e questo solo per dare una prima sistemata per un progetto di scogliere di protezione da almeno 12 milioni di euro complessivi. E di questi tempi le casse pubbliche non godono certo di buona salute.

Intanto a Scossicci e sul litorale sud di santa M. in Potenza, gli opreratori fanno la stima dei danni alle strutture che in alcuni casi sono seriamente compromesse nella loro stabilità se le onde non cesseranno di abbatttervisi con violenza.

Alla luce dell’ennesima violenta mareggiata, l’amministrazione comunale ha chiesto alle autorità un rapisdo intervento, mettendo in moto anche la macchina della Protezione Civile.