Attraverso il coordinatore Attilio Fiaschetti, la Lega Nord di Porto Recanati prende posizione sulla questione HHimmigrazione e relativi problemi di ordine pubblico che il fenomeno ha evidenziato.

“Il nostro silenzio sinora, è stato il frutto di una scelta consapevole e ponderata  -si legge in una nota—Se oggi interveniamo è per darne conto alla cittadinanza e non per rispondere a questo o quel partito. Appena venuti a conoscenza del grave fatto di sangue avvenuto in un bar del centro, giusto per stare alle ultime vicende, abbiamo chiesto una riunione di tutti i partiti della maggioranza per discutere, appunto, della questione sicurezza: fare cioè il punto della situazione, dare chiarimenti, proporre strategie. Il nostro cauto atteggiamento è dettato unicamente dalla volontà di fare qualcosa per il bene della città, e non dalla fregola di andare sui giornali. Ci piace però ricordare che di sicurezza ci siamo sempre occupati, come nessun altro, sia in pubblico che nelle sedi istituzionali competenti, denunciando fatti, stimolando progetti e sollecitando azioni concrete. E non abbiamo taciuto nemmeno in materia di legalità, arrivando a chiedere, come prevede la legge, multe per chiunque acquisti merce contraffatta e di introdurre il controllo di bagagli voluminosi”.

“Critiche sono piovute da tutte le parti –prosegue la nota di Fiaschetti- , naturalmente, soprattutto, da parte di chi oggi pretende ergersi , senza averne diritto, a paladino della legalità e dell’ordine pubblico. Noi, deve essere chiaro, siamo infatti fieri oppositori di ogni qualsiasi permissivismo che dia ai cittadini la sensazione che si possa impunemente violare la legge. Nel gennaio del 2010 abbiamo scritto al Ministro dell’Interno Roberto Maroni sulla scottante questione dell’Hotel House, e abbiamo più volte denunciato il fatto che a Porto Recanati molta gente affitta appartamenti in nero persino agli extracomunitari. Per questo chiederemo sia applicata la legge 125/2008, che prevede la confisca degli immobili e la denuncia dei proprietari, con pene detentive tra sei mesi a tre anni, in caso di presenza di clandestini”.

Nella sua disamina della situazione porto recanatese la Lega Nord pone dei quesiti come sul fatto che molti dei personaggi coinvolti in recenti fatti erano tutt’altro che sconosciuti alle forze dell’ordine ed addirittura colpiti da decreto di espulsione.

“Per quanto concerne l’Hotel House –conclude la nota- abbiamo chiesto controlli incessanti all’interno ed all’esterno, ed una costante e fattiva collaborazione con chi vi abita in vista di un suo recupero alla normalità. Ma ove tutto questo non risultasse possibile, magari perché a qualcuno torna utile mantenere il condominio multietnico nello stato attuale, riteniamo che l’unica strada da percorrere sia l’abbattimento”.