La vicenda risale al marzo del 2007 ed avrà un suo epilogo con la sentenza prevista a maggio.
Ci riferiamo alla squallida vicenda di abusi sessuali commessi in danno di un giovane 15enne portorecanatese, reato di cui è chiamato a rispondere un pensionato 70enne di Castelfidardo, A. S..
Quel giorno pioveva e l’uomo a bordo di una jeep avvicinò il giovane per proporgli di portarlo a casa. Invece gli infilò in mano 10 euro e diede inizio ad una squallida esibizione che venne troncata prima che finisse male dal tempestivo intervento dei carabinieri che colsero l’uomo ancora con i pantaloni abbassati e quant’altro.
Se la vicenda non ebbe un peggior epilogo il 15enne che incautamente accettò il passaggio, lo deve all’arguzia di un bimbo delle elementari che aveva già notato quella jeep e l’aveva segnalata con tanto di numero di targa ai genitori che avevano consegnato quel foglietto ai carabinieri.
E i militari dell’Arma verificata la presenza della jeep alla Pineta erano immediatamente intervenuti.
Per il fidar dense l’accusa è di violenza sessuale ed induzione alla prostituzione minorile, sequestro di persona.
Nel corso dell’ultimo dibattimento il racconto del 15enne è stato dichiarato credibile. A questo va aggiunto il rapporto dei CC in merito alle tante segnalazioni giunte circa l’atteggiamento sospetto dell’uomo, poi sorpreso alla Pineta con il giovinetto.
A. S. , sottoposto ai domiciliari, nega ogni addebito. A maggio la sentenza.