L'assessore Alessandro Rovazzani ha proposto alla giunta un piano che riveda capillarmente i punti luce in città. Obiettivo spegnere i riflettori della cronaca ed accendere quelle luci che illuminino le zone dove maggiore è il rischio malavitoso e far riappropriarne altre ai cittadini che magari le avevano abbandionate per paura.
Un progetto che guarda anche al risparmio energetico con soluzioni all'avanguardia anche in termini di sicurezza. I tempi per la discussione in consiglio comunale sono dettati dalla stesura del bando che è in dirittura d'arrivo.
L'aggiudicatario della nuova illuminazione pubblica sarà chiamato al rifacimento di quelle del corso e del lungomare, dotando i punti anche di impianto di video sorveglianza e diffusori sonori per informare la cittadinanza o i turisti.
Sul rifacimento dell'illuminazione e la sicurezza, interviene con ua nota Rifondazione Comunista.
"Negli ultimi mesi, il nostro tranquillo paese -scrive RC- sta attravrersando momenti di forte sgomento, diovuti ai gravi fatti di sangue che l'hanno colpito. Questa forte incertezza ha portato l'amministrazione ad attivarsi con un piano anti ciriminalità segreto! A seguito di un intervento dell'assessore Rovazzani, titeniamo opportuno che la necessità di un piano illuminazione sia più che necessario anche perchè sono anni che vari quartieri, come Montarice, lo chiede senza risposta.
Come al solito l'amministrazione si preoccupa dell'illuminazione del centro e del lungomare, illuminazione fatta in tempi non remoti e non insufficiente come quella nelle zone via Dante Alighieri, Euro due, Montarice, Scossicci, La Pineta quindi zone semiperiferiche o periferiche. Tra queste c'è n'è una in particolare che ci sta molto a cuore, via dante Alighieri e soprattutto la scuola media che è completamente priva di illuminazione. I ragazzi che frequentano la palestra sono costretti ad attraversare il corridoio esterno della scuola al buio con non pochi rischi. Mettere in sicurezza questtoe dificio con telecamere ed una adeguata illuminazione ci sembra un obbligo da adempiere da parte dell'amministrazione e da noi più volte richiesto. Il look del paese secondo noi non è una priorità rispetto alle necessità dei cittadini che abitano in zone non proprio centrali: migliorare l'illuminazione di queste zone sarebbe un inizio per renderle più vivibili ed in parte più sicure da spaccio e prostituzione che prolificano grazie anche all'oscurità".