Porto Recanati cerca di tornare alla normalità dopo la visita dell’on. Mantovano, sottosegretario agli Interni che ha tenuto un vertice in città insieme al Comitato Provinciale per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico (nella foto il gruppo prima dei lavori a porte chiuse).
Ma la polemica comunque infuria e si rilevano le prese di posizione dell’IDV e de La Destra.
“E’ urgente ultimare la nuova caserma –scrive l’IDV con Tommaso Stufano, responsabile rapporti enti e istituzioni- incrementare l’organico, aumentare quantomeno l’organico della polizia municipale e coordinare meglio le sinergie delle forze in campo per presidiare meglio il territorio e installare telecamere nei punti nevralgici. Già dal 4 dicembre avevamo lanciato un allarme sicurezza dopo furti, atti vandalici, continue attività legate allo spaccio. Adesso ci troviamo con due delitti, uno maturato tra la gente”.
La Destra, annunciando per febbraio una grande manifestazione nazionale che porti “il caso Porto Recanati”, interviene con Anna Rombini.
“Ancora una volta –si legge in una nota- Porto Recanati si conferma il paese delle sparatorie. E’ inutile continuare a elogiare un modello di integrazione sociale che non c’è. Vantarsi, come fa l’attuale giunta, che in città tutto è sotto controllo è davvero scorretto. Siamo arrivati al punto che la gente ha paura di uscire di casa. Per questo La Destra, se necessario chiede anche l’intervento dell’Esercito per salvaguardare la tranquillità dei porto recanatesi. Condanniamo invece le azioni del sindaco Ubaldi che si stanno rivelando incapaci di gestire la situazione. E’ vero le forze dell’ordine stanno facendo molto, ma non basta”.
Da alcuni primi commenti raccolti tra i cittadini subito dopo il vertice, si rileva pur sempre una certa insicurezza ma qualche timida apertura alla fiducia dopo le dichiarazioni sia di Mantovano sul “patto per la sicurezza” per Porto Recanati che del sindaco Rosalba Ubaldi (ricordiamo la nostra intervista nello spazio audio interviste in home page)
Nel vertice in municipio, presenti i rappresentanti delle forze dell’ordine, il problema delle lotte fra immigrati, droga e violenza è stato il tema all’ordine del summit per ipotizzare le misure da adottare dopo i drammatici fatti di sangue di questi mesi. Due episodi (nella foto sotto una scena dell'ultimo fatto di sangue) che per la loro gravità hanno riportato la zona alla ribalta della cronaca nazionale dopo la famosa strage di Sambucheto di Recanati, maturata comunque sempre per il controllo delle attività lungo la costa.
Intanto per la stazione CC arriveranno oggi 3 rinforzi mentre per la nuova caserma questa sarà operativa a fine febbraio.
In sintesi alcuni passaggi della nostra intervista.
“Questo territorio ha bisogno di una maggiore considerazione – ha detto il Sottosegretario – ho già avuto modo di studiare il caso grazie ad un dossier inviatomi dalle forze politiche e dal prefetto, ma poterlo verificare di persona è molto più costruttivo. Abbiamo lanciato delle ipotesi di lavoro, abbiamo immaginato per la città un patto per la sicurezza dal momento che la situazione attuale desta parecchie preoccupazioni. Sarà un piano operativo non astratto o generico, con tempi e obiettivi precisi in modo tale da lasciare possibilità di verifica continue. Il potenziamento delle strutture non è tuttavia una risposta, occorrono invece risposte adeguate e proporzionali agli obiettivi, un sistema di controllo flessibile che permetta il ritorno alla normalità”.
Il sindaco Rosalba Ubaldi ha avanzato proposte soprattutto in riferimento all’Hotel House “dove la maggior parte delle persone che vi risiedono è gente per bene che deve avere garantita la propria dignità, ma questo non significa non condannare i comportamenti irregolari che vengono perpetrati all’interno della struttura. Per questo abbiamo chiesto aiuto, per salvaguardare l’immagine turistica della nostra città. La nostra accoglienza non si deve tradurre in atteggiamenti sbagliati o in deboli prese di posizione da parte nostra. I due omicidi hanno molto allarmato la città, ma noi vogliamo uscirne quanto prima, e ho buona ragione di credere che prima dell’estate il problema sarà risolto”..