Porto Recanati ha ospitato un’assemblea dell’A.B.A.T. ( Associazione Balneari e Attività Turistiche ). Un incontro cui hanno partecipato insieme ai bagnini di Porto Recanati, Porto Potenza e Civitanova, vari rappresentanti politici per discutere del problema erosione della costa e sulle conseguenze per le attività balneari derivate dalla  “Direttiva Bolkestein” per la  liberalizzazione dei servizi presenti sul territorio del demanio.

“Entrambi gli argomenti  - scrivono i bagnini dell’ABAT- sono di particolare interesse per l’associazione che ha organizzato l’incontro. Erano presenti i rappresentanti politici dei vari comuni lungo la costa interessati dalle problematiche in discussione ed alcune personalità di rilievo nazionale come il senatore Piscitelli in qualità di interlocutore verso il governo centrale. Oltre agli operatori competenti del settore turistico ricreativo tra il pubblico c’era anche l’associazione Valorizzazione Area Mare Sud,  perché coinvolta in maniera preoccupante dal problema dell’erosione della costa e dal dissesto idro-geologico che la Foce Asola subisce ogni qualvolta si verificano eventi temporaleschi e mareggiate. E’ stato molto triste e sconcertante verificare che la persona che per la Regione Marche ha la responsabilità della firma dei progetti di intervento Ing. Marzialetti ha dimostrato una totale indifferenza sul problema della zona sud di Potenza Picena tanto che alle domande di chiarimento in merito su quale sia il progetto di intervento previsto per questa zona specifica, il tecnico sembrava saltare da una parte all’altra del territorio tralasciando ogni volta di menzionare la Foce Asola e di fatto non è stato in grado di dare una risposta chiara come se per Lui questa zona della Foce Asola di Potenza Picena non esistesse affatto, come se tra Civitanova Marche dalla località Tre Case e la zona del Belvedere di Porto Potenza Picena ci fosse il nulla. Tutto ciò ci induce a pensare che probabilmente l’ing. Marzialetti non è ancora stato informato della preoccupante situazione che riguarda la zona a lui sconosciuta. Siamo convinti che con un opportuna illustrazione dei fatti da parte delle istituzioni locali, lui stesso grazie alla sua stimata professionalità possa mettere mano ad una riconsiderazione dei progetti per la tutela della costa aggiornandoli e nel contesto inserendoci la messa in opera di tratti di scogliere emerse che andrebbero a mettere in sicurezza tutta l’area della Foce Asola. Nell’occasione ci auspicavamo anche della presenza dell’Assessore Manzi in quanto l’argomento del drammatico problema dell’area Asola, erosione della costa e dissesto idro-geologico, poteva essere di sua specifica competenza, e quindi sarebbe stato in grado di ribattere all’ingegnere della regione in maniera tecnica ed appropriata in modo da avvalorare la preoccupante situazione di pericolo che gli agglomerati urbani della zona sud rischiano a causa delle frequenti mareggiate, delle inondazioni e delle infiltrazioni di acqua salata nelle fondamenta degli edifici. Tra gli ospiti anche l’assessore per il turismo di Potenza Picena Assessore Silvio Calza al quale l’associazione V. A. M. S. vuole dimostrare tutta la propria riconoscenza perché soddisfatti del suo prezioso intervento pubblico mirato a sensibilizzare l’istituzione regionale verso tutte le aree della costa maceratese sprovviste di protezioni  -le scogliere emerse- nelle quali si verificano situazioni a rischio per le attività commerciali, per le infrastrutture e le unità abitative. Nella sua esposizione l’assessore Calza ha potuto citare un documento fotografico che l’Associazione ha prodotto nelle cui immagini si illustrava la preoccupante situazione che riguarda la zona sud di Porto Potenza quindi quella relativa alla Foce Asola che lo stesso Calza definiva da Laguna Veneta piuttosto che da territorio di Porto Potenza.”