nota del PD

PORTO RECANATI - Durante l'ultimo Consiglio Comunale, attraverso la sollecitazione del Consigliere Rovazzani, che ringraziamo, è stato sollevato un punto cruciale: il nostro Sindaco ha dichiarato di non conoscere l'ammontare della “cassa comunale” al 31 dicembre 2024.

Questo è un aspetto che suscita una allarmante preoccupazione: come può il Sindaco essere estraneo ad un dato così importante, essendo il primo firmatario dei documenti di bilancio specifici e che successivamente vota in Consiglio? Non dovrebbe essere pienamente consapevole delle cifre in questione?

Nel corso degli ultimi tre anni, abbiamo osservato un aumento ragguardevole dellacassa comunale.

31 dic. 2021 - 6.686.872,87 Euro
31 dic. 2022 - 8.575.894,32 Euro
31 dic. 2023 - 9.681.469,71 Euro
31 dic. 2024 - 13.861.470,54 Euro

Questo rappresenta un incremento di oltre sette milioni di euro, più del doppio in un periodo di soli tre anni.

Tale crescita, non solo per noi del PD, è risultata anomala e senza precedenti per Porto Recanati anche se confrontata con altri comuni di diverse dimensioni, ma tenendo presenti i dovuti rapporti rispetto alla popolazione, al territorio e agli impegni di spesa.

È fondamentale sottolineare che questi soldi provengono dai cittadini di Porto Recanati, che hanno pagato le tasse con l'aspettativa di ricevere servizi e opere pubbliche in cambio.

Il dato enormemente allarmante è che molti di questi servizi non sono stati erogati dal Comune seppur pagati dai cittadini: per questo la “cassa" è aumentata!

Di conseguenza, ogni cittadino ha, di fatto, un "credito" di 1.103,53 Euro per servizi e opere pagate ma non ricevute.

Alla luce di questi fatti incontestabili, chiediamo un atto di coerenza morale prima che amministrativa, al Sindaco e alla Giunta comunale: prima di procedere alla riscossione delle vostre indennità, che hanno visto un significativo aumento durante il mandato di questa consiliatura, è doveroso dare ai cittadini quanto è stato da loro già pagato, oppure restituire soldi versati in più, oppure non farli pagare per un pari importo nel 2025, erogando regolarmente i servizi.