PORTO RECANATI - Con l'attenta partecipazione di un numeroso pubblico, si è concluso il primo dei due appuntamenti di “Versus Off”, la rassegna dedicata alla poesia contemporanea organizzata dall'associazione culturale Lo Specchio.
L'evento, che ha avuto luogo presso la Pinacoteca Moroni di Porto Recanati, ha regalato ai presenti una serata ricca di emozioni, riflessioni e condivisione artistica.
Durante la serata, la poetessa Dorinda di Prossimo ha omaggiato la sua città d' adozione, Porto Recanati, con dei versi intimi e suggestivi, capaci di coinvolgere e ammaliare il pubblico presente, tra cui il sindaco, Andrea Michelini.
La performance ha suscitato grande interesse e coinvolgimento da parte del pubblico, che ha dimostrato ancora una volta quanto la poesia sia uno strumento potente per costruire un dialogo autentico e partecipato.
“Siamo molto soddisfatti di questa prima serata di Versus Off - ha dichiarato Semplici dell’Associazione Culturale lo Specchio - è la dimostrazione di come la poesia possa ancora oggi essere un linguaggio vivo, capace di avvicinare le persone e stimolare il confronto. Versus OFF vuole riportare al centro della riflessione civile (e quindi anche politica) la poesia, come mezzo di scambio, di conoscenza, di visione del mondo."
L'iniziativa, alla sua seconda edizione, si conferma un punto di riferimento per gli appassionati e i curiosi che desiderano scoprire o riscoprire la bellezza della parola poetica in un contesto intimo e accogliente.
Il secondo appuntamento di Versus Off è previsto per domenica 26 gennaio, e si preannuncia altrettanto imperdibile, con inizio sempre alle 17:30, sarà invece la volta di Piergiorgio Viti, poeta tra i più tradotti a livello internazionale, uscito di recente con un libro d’arte, “San Cinereo”, pubblicato dalla Libreria Cardano, con la cura di Mauro Querci e le opere grafiche di Claudia Ferrari.
L’autore, che ama la contaminazione tra arti, avendo collaborato anche con artisti e fotografi internazionali, proporrà una lettura di testi inediti e stralci da “San Cinereo”.