nota del gruppo consiliare Centro Destra Unito

PORTO RECANATI -  Mercoledì scorso è stata discussa la nostra interrogazione sul Caporalato che mirava a conoscere lo stato dell’arte visto il silenzio assordante dell’Amministrazione in proposito.

L’interrogazione ripercorreva tutte le fasi da noi conosciute e affermate dal Sindaco in sede di Consiglio, sempre dietro nostre interrogazioni.

Poiché le ultime informazioni a noi note risalivano ad ormai 5 mesi fa’ abbiamo chiesto di aggiornare in merito noi e la cittadinanza.

Il Sindaco ha risposto nel seguente modo che sintetizziamo “… vista la lentezza nelle comunicazioni ministeriali e l’impossibilità di realizzare il progetto, sia pure modificato, entro i termini temporali previsti, abbiamo comunicato al Ministero la nostra intenzione di uscire dal progetto”.

Signori…abbiamo scherzato !

Il Sindaco ad ottobre 2021 comunica al Ministero che ha 500 vittime del caporalato nel suo territorio ed il Ministero, su tale dichiarazione finanzia (ma per fortuna non eroga) 8.000.000 di €.

Il Comune continua ad indicare interventi e abitazioni da adibire ad alloggi per le vittime del caporalato senza alcuna procedura pubblica ma solo sulla base di “indagini di mercato”, ne comunica i costi di adeguamento, ipotizza uffici di segretariato e assistenza sociale abbassando quel numero di vittime da 500 a 110, ipotizza un intervento per la vallata del Potenza (perché qui non ne trova a sufficienza), effettua incontri con ANCI e con il commissario per il progetto caporalato in Italia e poi…. Ragazzi, abbiamo scherzato.

Ovviamente, in replica (1 minuto ci è concesso), abbiamo detto che “ non possiamo essere soddisfatte non tanto per la risposta che in qualche modo avevamo già ipotizzato ma soprattutto per il fatto che lei Sindaco ha detto e sottoscritto delle cose non vere!

Affermando di avere 500 casi di vittime (o presunte tali!) del caporalato lei ha indotto il Ministero ad assegnare a Porto Recanati 8 milioni di Euro, ha portato la nostra città sulle cronache nazionali che non hanno fatto fatica a definirci come dei "truffaldini" (vista la mancata corrispondenza tra quanto dichiarato e quanto evidente sul territorio), e ad associarci a realtà ben più complesse della nostra.

Oggi, con tutta serenità, comunica di aver rinunciato al progetto!

Eppure glielo avevamo detto fin dall’inizio che i numeri da lei comunicati non ci risultavano.

Ora non sappiamo dirle se sarà sufficiente la vergogna o se invece ci saranno conseguenze ben più gravi…ma di certo non le auguriamo a lei e a tutta la città ".