PORTO RECANATI - Nei giorni scorsi il gruppo consiliare Centro Destra Unito ha presentato una interrogazione "per invitare la maggioranza a prestare la dovuta attenzione ad una problematica molto seria"

"Premesso che - scrivono le consigliere Ubaldi e Sabbatini- :  Nel settembre 2019 l’ing. Gigli, incaricato dalla Giunta Mozzicafreddo e con progettazione finanziata dal Ministero, aveva presentato il progetto completo per l’adeguamento idraulico del Fosso Acquabona ed il progetto definitivo relativo al 1° stralcio per un importo di 340.000 €.  Che l’importo completo ammontava a circa 1.150.000 € e che era suddiviso in tre stralci funzionali che all’epoca abbiamo potuto finanziare solo con la vendita Zanella, non realizzata, come si evince fin dal programma OO.PP. 2020 e 2021.  Che quel progetto completo prevedeva un cronoprogramma secondo il quale i primi due interventi dovevano riguardare le due vasche di laminazione poste rispettivamente a monte e a valle dell’autostrada e solo il terzo stralcio prevedeva la pulizia dei fossi e l’innesto del fosso sulla Fiumarella.  Che un progetto generale precedente considerava, per tutta la zona, anche la realizzazione della vasca di laminazione, poi realizzata, a Loreto/Grotte.

Considerando che:  Il 2 ottobre 2023 la Regione Marche, con decreto, ha comunicato al Comune di Porto Recanati il finanziamento del progetto presentato nel settembre 2021 e già giudicato ammissibile ma non finanziato perché non c’erano le risorse sufficienti nell’anno 2022. Che dall’ottobre 2023 al 1° ottobre 2024 ci sarebbe stato tutto il tempo necessario per avviare le procedure di esproprio delle aree private per la realizzazione delle vasche di laminazione, almeno la prima e cioè quella a monte dell’autostrada ma ci sembra che nulla sia stato fatto in tale direzione. Con determina n. 135 del 17.06.2024 è stato affidato ad un tecnico qualificato esterno, l’incarico per l’aggiornamento degli elaborati al fine della revisione dei prezzi e della suddivisione in stralci funzionali e che il tecnico è stato identificato nello studio professionale IDRAULICA & AMBIENTE SRL, con sede in VIA B. BEDOSTI, 21, Pesaro. Che tale studio ha presentato un progetto esecutivo del 1° stralcio trasmesso in Regione, entro la data prevista, al fine di usufruire del finanziamento regionale previsto. Che il progetto esecutivo del 1° stralcio prevede la pulizia ed ampliamento dei fossi fino all’innesto con la parte intubata e successivamente con la Fiumarella, contrariamente al cronoprogramma degli interventi previsti dall’ing. Alberto Gigli. Che la pulizia dei fossi dovrebbe spettare per la parte più a monte all’Ente di Bonifica e solo la parte a valle al Comune ma si tratta sempre di manutenzione ordinaria dei fossi.  Che nella relazione dello studio pesarese non compare alcuna motivazione per il cambio di interventi e quindi del cronoprogramma.

Considerando anche che:  Ad una analisi, non professionale ma solo dettata dal buon senso, la pulizia dei fossi fatta come primo intervento (ed ovviamente in modo molto più ampio ed esteso di quella che dovrebbe essere una normale pulizia degli stessi, se non altro per l’importo dell’intervento) determinerebbe una confluenza dell’acqua dal fosso alla tubatura a valle con maggiore potenza, velocità e quantità rispetto ad oggi con tutte le possibili, ipotizzabili e non auspicabili conseguenze sulla zona chiediamo: I motivi per i quali si è ritenuto di procedere con un cronoprogramma diverso rispetto a quello per il quale si chiese nel settembre 2021 il finanziamento, inviato alla Regione che lo aveva approvato ritenendolo congruo e per questo finanziabile.  Se sul nuovo progetto siano stati raccolti (come previsto per i progetti esecutivi) i pareri necessari che non abbiamo trovato né riportati in relazione.  Se codesta Amministrazione ritiene di procedere con il progetto approvato (che per la Regione è diverso da quello inviato nel 2021) nonostante le preoccupazioni sopra descritte (almeno per noi) o se non ritiene di dover procedere con ogni urgenza alla realizzazione, sia pure con risorse comunali, alla realizzazione delle due vasche di compensazione a monte del fosso finale o almeno di quella a monte dell’autostrada, contestualmente allo stralcio approvato e cofinanziato dalla Regione.  Se è stato considerato che nel programma delle OO.PP. l’intervento è al primo posto a testimonianza della rilevanza ambientale che riveste e che in presenza di disponibilità finanziaria dell’ente (o di eventuali finanziamenti) deve avere la precedenza rispetto ad altri interventi realizzabili. Questo per confortare la opportunità ma soprattutto la necessità di intervento aggiuntivo rispetto all’attuale progetto. Chiediamo che la risposta alla presente interrogazione venga fornita al prossimo Consiglio Comunale".