PORTO RECANATI - Tra gruppo consiliare Centro Destra Unito e maggioranza posizioni diverse sulla soppressione dell'isola ecologica fuori dell'Hotel House (che intanto ha risolto il guasto alla rete idrica che aveva lasciato senza acqua diversi piani del complesso multietnico).
La consigliera Rosalba Ubaldi ha manifestato contrarietà alla chiusura dello spazio destinato ad isola ecologica posto fuori dell'House, lungo via D'Acquito giudiucando tale scelta dell'amministrazione Michelini un disservizio arrecato alla comunità del palazzone.
La Ubaldi indica una serie di azioni, alcune già attuate dalla precedente amministrazione, per regolamentare e sorvegliare l'area.
La Ubaldi non tocca solo la questione dei rifiuti ma analizza anche criticità del passato che si sarebbero potute affrontare partecipando al bonus 110%, azione in capo comunque al condominio e non al comune, che però avrebbe potuto spingere in questa direzione per ricreare condizioni migliori di vivibilità nello stabile.
Sulla polemica innescatasi con la chiusura dell'isola ecologica interviene l'amminisrazione comunale che accusa il gruppo consiliare di minoranza di "rimpiangere i ratti e la discarica a cielo aperto all'ingresso dellHotel House".
"Per diverse Amministrazioni che si sono succedute - scrive il comune- la gestione della mini discarica posta nei pressi di Via Salvo D'acquisto 8 è stato un problema tanto gravoso quanto irrisolto. Quella che doveva essere un'isola ecologica era diventata una discarica a cielo aperto (foto a lato), una sorta di porto franco dove concittadini poco educati, ma anche soggetti provenienti dai comuni vicini, sversavano impunemente spazzatura di ogni genere (persino amianto e rifiuti pericolosi). Un costo immane per le casse comunali costrette ad impegnare ingenti risorse pubbliche per smaltire l'enorme quantità di indifferenziata, una “piaga” che ha rischiato di assumere risvolti rilevanti anche dal punto di vista igienico sanitario, senza contare il grave danno d'immagine alla città. In conseguenza di ciò, dopo una prima ipotesi di riqualificazione, non potendosi assicurare un presidio permanente, la Giunta Michelini ha deciso di chiudere l'area, restituendo decoro e dignità ad uno spazio degradato. D'altro canto l'isola ecologica comunale, che invece ha un presidio permanente, dista poche centinaia di metri in linea d'aria e dunque risulta di facile fruizione. Con la chiusura ne hanno guadagnato la salubrità ed il decoro urbano, le casse comunali e persino la solita polemica politica, visto che il centro destra aveva spesso attaccato la Giunta Michelini sulle condizioni di degrado all'ingresso dell'Hotel House. Ora che il problema è stato definitivamente risolto, Ubaldi e Sabbatini rimpiangono quel pessimo esempio di degrado che loro non hanno mai affrontato e non sono state in grado di risolvere in tanti anni di gestione amministrativa della Città. Ed hanno perfino la sfrontatezza di accusare l'Amministrazione Michelini di aver creato un disservizio. Forse rimpiangono i ratti e le condizioni di pessima igiene che una volta regnavano in quel sito. O forse, molto semplicemente, strumentalizzato ogni occasione per poter portare acqua al proprio desolante mulino politico".