PORTO RECANATI – Da tempo non sono mai state tranquille le notti in riviera, ma con l’arrivo delle grandi ondate di caldo si è alzato il livello di rissosità e violenza in forme preoccupanti che aumentano l’offuscamento dell’immagine di città per le vacanze ….

Nel breve giro di un paio di giorni i carabinieri sono dovuti intervenire in più situazioni degenerate.

A fare le spese dei primi caldi, in pieno giorno, passata l’una, una automobilista recanatese che si è vista sbarrare la strada da un’auto all’altezza di piazza Brancondi. Un uomo, sostenendo che il mezzo della donna avesse urtato il suo, in evidente stato di alterazione ha iniziato a inveire contro la recanatese e tra grida ed insulti si è pure tolto una maglietta rimanendo minaccioso davanti la signora che si è barricata in auto mentre chiamava i carabinieri. La donna spaventata è riuscita ad allontanarsi mentre per l’uomo è scattata l’identificazione da parte di una pattuglia dell’Arma. La signora di Recanati non sembra intenzionata a farla passare liscia.

Se non sono diverbi sulla viabilità di giorno, sono liti e pestaggi ad agitare le notti.

Una innocente partita di calcio in riva al mare, di fronte ad un balneare, è sfociata in un mezzo parapiglia on cui si sono fronteggiati un nugolo di ragazzini insieme ai loro genitori da una parte, mentre dall’altra un esercente balneare che aveva sequestrato un pallone che evidentemente spesso sconfinava dallo chalet a fianco. Quando il livello del confronto stava degenerando sono arrivati i carabinieri che hanno preso le generalità di tutti i protagonisti che quando hanno visto i loro nomi finire sui taccuini, si sono dati una calmata.

E’ andata sicuramente peggio ad un residente che per avere preso le difese di una minorenne oggetto di sin troppo espliciti apprezzamenti da parte di un nutrito gruppo di persone. Il porto recanatese invitando il gruppo a lasciare il locale in cui si trovavano ha chiamato i carabinieri che hanno poi parlato con la ragazzina che si trovava nello chalet insieme al suo fidanzatino. Il gruppetto dei molestatori però non ha gradito l’intervento dell’uomo, un 57enne, e mentre rientrava a casa, in quattro gli hanno teso un agguato mandandolo all’ospedale con una prognosi di due settimane. Sul posto oltre al 118 sono intervenuti anche i carabinieri che ora procedono all’identificazione del quartetto.