nota congiunta Saturday for Palestine e Porto Recanati Solidale 

PORTO RECANATI - La spaventosa situazione umanitaria nella striscia di Gaza e nei territori occupati della Cisgiordania ci ha spinto a intraprendere un’azione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica finalizzata a ottenere un intervento coerente delle autorità italiane.

Da alcune settimane organizziamo a Porto Recanati, Recanati e Civitanova Marche delle pubbliche manifestazioni per chiedere il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi, l’arrivo di cibo e medicinali, l’applicazione delle risoluzioni ONU.

Il dramma di Gaza e più in generale l’aggravarsi della condizione del popolo palestinese dopo l’orribile attacco del 7 ottobre rischia di provocare un pericoloso allargamento del conflitto.

Siamo ormai di fronte a un quadro internazionale assolutamente preoccupante, con una guerra sanguinosa e pericolosa nel cuore dell’Europa fra Federazione Russa e Ucraina e altri gravi conflitti in Africa (Sudan).

In ognuno di questi luoghi vengono perpetrati crimini di guerra e gravi violazioni dei diritti umani.

Le popolazioni civili sono le più colpite e sono spesso costrette a lasciare le loro abitazioni, andando a ingrossare le file dei profughi.

L’attività che da anni Porto Recanati Solidale conduce in favore dei profughi in Siria e in altri luoghi d’Europa ha consentito di verificare in prima persona gli effetti materiali e morali che i conflitti producono sulle vite delle persone. Tutto ciò è aggravato dal trattamento che i profughi ricevono quando cercano di raggiungere il territorio dell’Unione Europea.

Abbiamo perciò richiesto al Sindaco del Comune di Porto Recanati di valutare la possibilità di esporre la bandiera della pace sulla facciata principale del palazzo municipale o su altri edifici comunali e di promuovere ogni iniziativa utile per far sentire la voce delle istituzioni locali a sostegno delle iniziative diplomatiche volte a far cessare i conflitti in corso.