di Martina Gambardella, blogger
PORTO RECANATI - Nella veloce corsa verso la digitalizzazione si sa, l’Italia ha sempre corso un po’ a zoppino.
Ultimamente però, anche grazie ai finanziamenti e alle agevolazioni emanate nel corso del biennio passato, molte regioni si sono rivelate virtuose.
Non solo gli enti statali hanno implementato i servizi online, ma la presenza in rete delle attività commerciali italiane è cresciuta esponenzialmente.
Marketplace e piattaforme e-commerce sono esplose, garantendo da un lato comodità e fruibilità di prodotti, provenienti pure da località italiane a noi lontane.
Tuttavia, l’altro lato della medaglia rivela che, aumentando il numero di piattaforme per gli acquisti online, gli e-commerce delle singole attività diventano pesci sempre più piccoli se non pubblicizzati adeguatamente con budget importanti. Figuriamoci le attività che ancora non sono ancora presenti online.
La rimonta delle Marche
Ultimamente la corsa verso un futuro più semplice e digitale continua, e una regione del Centro sembra riprendere posizioni. Si tratta delle Marche, terra di grandi tradizioni e paesaggi.
Si sta finalmente diffondendo la cultura del digitale, la voglia di essere presenti anche online per i propri clienti e quella di ampliare i propri guadagni grazie ad internet.
Grazie ad alcune iniziative locali e alla spinta di giovani imprenditori marchigiani, le attività del territorio iniziano il percorso verso la digitalizzazione per garantire un futuro all’economia locale.
Basti pensare a “Tolentino a Domicilio”, servizio che porta online le aziende territoriali implementando il servizio di acquisto tramite smartphone e consegna a casa delle persone. Alessio Rizzello, esperto commerciale già prima di fondare Tolentino a Domicilio, si è introdotto nell’ambiente digitale spinto dall’esigenza del servizio a domicilio, assente a Tolentino. Ha raggiunto numeri record coinvolgendo molte attività della cittadina, che spaziano dai ristoranti fino ai fornitori di beni di primo consumo.
Ma Tolentino non è la sola realtà delle Marche a correre per la vittoria.
C’è anche Porto Recanati a Domicilio, impresa digitale che si prepara al successo della sua missione digitale in partenza a gennaio. Stavolta, a dirigere l’azienda sono una coppia di fratelli Fabio ed Enrica Borsella.
Esperti navigatori dell’online e dei servizi legati al mondo virtuale, Fabio ed Enrica hanno deciso di intraprendere una nuova avventura, uniti dall’affetto per il proprio territorio e dalla “missione di un digitale più umano”.
Le realtà marchigiane sono solo due tra le imprese digitali del circuito digitale “Comuni a Domicilio”, che durante il 2022 ha contribuito alla digitalizzazione di 400 attività italiane, favorendo la crescita dell’economia locale.
La digitalizzazione come processo virtuoso, necessario e vantaggioso
Per le aziende che vogliono approdare online, sistemi virtuosi come Tolentino e Porto Recanati a Domicilio sono ideali perché credono nel valore della digitalizzazione umanizzata.
Infatti i commercianti non si trovano mai da soli a parlare con un’intelligenza artificiale, ma possono interfacciarsi direttamente con l’imprenditore, che magari è il loro vicino di casa. Questo rende semplice e naturale un processo che spesso è considerato disumano e distaccato dalla realtà di tutti i giorni, e che quindi le attività tendono ad evitare.
Ma per le aziende digitalizzarsi nel 2022 è fondamentale ed inevitabile.
La concorrenza aggressiva dei colossi (marketplace di compravendita stranieri ben noti) sfavorisce e schiaccia le piccole realtà locali, distruggendo abitudini e tradizioni locali, dimenticando dei “pezzi di storia” del nostro territorio e della nostra regione.
Ma una corretta presenza online, garantisce un ampliamento del pubblico di riferimento anche alle attività appena sbarcate su internet, e quindi una notevole probabilità di aumentare i guadagni.
Da tenere in considerazione c’è anche la connessione con la clientela: uno spazio virtuale dove inserire informazioni (dagli orari di apertura ad un blog, da una promozione ad un semplice avviso “oggi resteremo chiusi”) è un fattore in più che imprese e cittadini apprezzano.
L’esperienza di cliente ci insegna che l’attenzione del commerciante nei nostri confronti ci fa sentire sicuri e compresi, oltre a renderci più affezionati a quella determinata attività.
I vantaggi per le aziende sono molteplici, ma ne esistono anche per la comunità: la protezione dell’economia locale genera infatti benessere, la non chiusura di molte attività e anzi, la creazione di nuovi posti di lavoro.
Oltre a ciò, mantenere in vita aziende storiche delle cittadine marchigiane significa poter tramandare mestieri, passioni e unicità della storia del nostro Paese.
La digitalizzazione è l’alternativa che il progetto Comuni a Domicilio e le cittadine delle Marche hanno scelto e intraprendono, per garantire un futuro all’economia locale e alle attività del loro territorio.
E anche se la corsa per diventare la regione più digitale d’Italia è ancora lunga, noi sappiamo già chi tifare.