PORTO RECANATI – La notizia certamente più interessante è che una volta tanto non si è alzata mai la voce o profferite minacce come precedenti incontri ci avevano abituato.
Un confronto a tutto campo, non si è solo parlato di scogliere e ripascimento ma anche di Fiumarella e cattivi odori dalle fogne della zona grattacielo Bianchi, e delle azioni in atto o in procinto di essere per far tornare Porto Recanati ad essere una stazione balneare con tutti i crismi.
“Non si può presentare più un litorale con appena sei metri di spiaggia , quando va bene –ha detto il sindaco Montali che nonostante le febbre ha voluto confermare l’incontro, assistita dal consigliere delegato al demanio, Paccamiccio-. Siamo i primi ad essere non preoccupati, ma preoccupatissimi. Ma questo è lo stato dei fatti e non dipende da noi che facciamo tutto quello che come amministrazione ci è consentito”.
Claudio Pini, rappresentante dell’ABAT è stato chiaro nel suo intervento, “la stagione ufficiale parte il 15 marzo, in che condizioni si parte? Ci sono prospettive? Mi hanno contattato banche dell’Emilia Romagna che hanno a disposizione somme da destinare alla ricostruzione anche qui a Porto Recanati. E’ un autobus che gli operatori non possono perdere, il comune deve accelerare tutti i processi di sua competenza per mettere in condizione i balneari di accedere a questi crediti”.
La Montali è prima intervenuta sulla vicenda Dicearco con accenti poco concilianti nei confronti dell’impresa cui è stato evocato l’appalto definendo “una sciagura il tempo fatto perdere, una danno irreparabile. Oggi avremmo avuto il ripascimento a Lido delle Nazioni e saremmo a discutere della sua protezione con barriere rigide in ragione della variante al piano di difesa della costa”.
Sul nuovo appalto la Montali ha anticipato che tutto passa come stazione appaltante al Provveditorato Interreggionale OO.PP. che indicherà anche un RUP. Questo permetterà una soluzione rapida nell’espletamento del nuovo bando in maniera da assegnare i lavori entro maggio. Lavori però che partirebbero solo a fine settembre per non interferire con la stagione anche e a Lido delle Nazioni come partire ancora non ne hanno idea.
Il primo cittadino non ha avuto difficoltà a riconoscere che il ripascimento senza barriere rigide a mare ha effetti limitati e per questo si è attivato in Regione un percorso per arrivare a definire nuovi fondi che dovranno venire dalle ferrovia (5 milioni di euro), dal Ministero delle Infrastrutture (4), dalla Regione (2).
Agli operatori di Lido delle Nazioni la Montali ha detto di essere loro vicina, “voglio che iniziate a lavorare, presentate dei progetti per far tornare a condizioni minime di agibilità l’area, confrontiamoci e troviamo una soluzione che dia sicurezza alle persone e garanzia di operare ai balneari”.
L’incontro ha preso in esame anche la situazione di Scossicci dove è emersa la questione del riallineamento dei pennelli. Qui ci sono 330.000 euro da impegnare mentre il sindaco si è mossa attraverso il Decreto Sblocca Italia per reperire 500.000 euro da destinare alla costa nord.
Per ora si parte con questi 330.000 e su un progetto redatto, per accelerare la procedura, da tecnici della regione. Di fronte alle perplessità dei titolari dei balneari, il sindaco ha assicurato che prima di iniziare i lavori ci sarà una riunione con gli interessati per una verifica di eventuali correttivi.
Qui sono in ballo interventi su 5 pennelli che pero se non arriveranno ad avere almeno 45 metri di sviluppo verso il mare non avranno effetti sulla salvaguardia della costa nella zona.
Affrontata anche l’emergenza Fiumarella: “Nel 2016 –ha detto il sindaco- l’obiettivo è la sua chiusura da aprile a settembre mediante una deviazione al sollevatore comunale che indirizza verso il depuratore di S. Maria in Potenza. Nel frattempo accertato che molte abitazioni non sono collegate alla rete fognaria ma scaricano nei fossi circostanti, con gli effetti noti, abbiamo intimato alle proprietà immobiliari di allacciarsi. In difetto non esiteremo a sanzionare ed emettere ordinanze di inabitabilità”.
“Per il 2015 –ha aggiunto il consigliere Paccamiccio- non posso garantire che non accada più un evento come quello di agosto, ma che monitoreremo la zona questo si”. E gli ha fatto eco il sindaco dicendo che “chi per vigilanza, ARPAM e Polizia Locale, chi per manutenzione, ASTEA, la rete di fossi, canali e scolmatori sarà oggetto di interventi di pulizia per prevenire che dai soprastanti fossi Lavanderia e Bellaluce in caso di eventi eccezionali non si vada a far trovare i percorsi di deflusso ostruiti da depositi.
Anche le “puzze” nella zona grattacielo Bianchi stanno arrivando a soluzione con l’avvio in questi giorni di lavori di canalizzazione.