Di Carlo Sirocchi

PORTO RECANATI - Desidero esprimere la mia totale estraneità ed il mio disappunto per quanto ho letto negli ultimi giorni (nei due articoli tratti dal Resto del Carlino del 10/10 e del 17/01, che allego) in merito alla vicenda che mi vedrebbe protagonista nella corsa alla carica di Sindaco nelle prossime amministrative del 2014.

Sono rammaricato dal fatto che la ricerca sfrenata della “notizia” porti qualche giornalista ad architettare comunicati fantasiosi, senza che essi siano confortati da scritti o dichiarazioni del diretto interessato.

Nel giro di una settimana avrei dichiarato la mia autocandidatura e il relativo ripensamento? Non ho parole!

Tali articoli descrivono un quadro ben lungi dalla realtà, e sono fuorvianti per quanti leggono e si fanno domande! Sono tutte congetture personalistiche e campate in aria.

Prendo quindi le distanze da quanto contenuto nei citati articoli, poiché nulla di quanto scritto, soprattutto il virgolettato, è uscito dalla mia bocca ed inoltre i contenuti sono totalmente immaginari.

Non ho fatto alcuna dichiarazione in merito ad eventuali candidature, non ho fatto passi avanti, né indietro.

Sono amareggiato dal dover uscire malconcio da questa storia: ho ricevuto numerose telefonate di persone che mi hanno chiesto se fossi impazzito o quali intenzioni avessi!!!

Alcuni indignati di questo mio fantomatico “tira e molla”!! Non sono alla ricerca della candidatura a tutti i costi, faccio solo il mio dovere per l’impegno che ho preso con i miei elettori. Se qualcuno ci vede una voglia di candidatura, queste sono congetture personali. O forse ci sono altri che spingono per fare uscire articoli del genere? O forse do fastidio a tutti quelli che stanno facendo una “guerra d’attesa e di trincea”, aspettando le mosse del “nemico” per agire come un cecchino? Io mi ritengo ancora un “nuovo” della politica, e questi modi da prima repubblica non fanno parte di me! Chi è che fomenta tali uscite? Io dico basta alle falsità,agli inciuci, agli accordi sottobanco, alle false promesse, agli incontri segreti, ai sospetti, alle incertezze di politicanti vecchio stampo cui mi vedo circondato!

Chiedo quindi che il quotidiano si assuma le responsabilità del caso, che faccia un “mea culpa” e che porga delle scuse ufficiali per questo pasticcio giornalistico in cui sono stato coinvolto, dando spiegazioni ed ampia divulgazione a mezzo stampa di quanto riportato in questo mio scritto, poiché ne va della mia credibilità e della mia immagine che vedo al momento particolarmente incrinate, e mi riservo eventuali azioni legali per quanto scritto a mezzo stampa in modo talmente impudente.