La donna è entrata alle Poste con una parrucca e un cappello, si è avvicinata ad uno sportello e ha consegnato un biglietto minatorio a una dipendente, dicendo di essere imbottita di esplosivo. Il direttore delle Poste ha capito la situazione e dal retro del locale ha dato l’allarme.
De Troia è stata trovata con una pistola giocattolo e con due coltelli. E’ finita in carcere per tentata rapina e furto. La donna ieri è comparsa davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ancona, Alberto Pallucchini, il quale ha convalidato l’arresto, disponendo però la scarcerazione. Accolta dunque la richiesta dell’avvocato Luciano Pacioni, difensore della donna. La Procura della Repubblica aveva invece chiesto una misura cautelare nei confronti della De Troia.
De Troia ha raccontato di avere tentato per la rapina all’ufficio postale di Numana per disperazione. “Avevo bisogno di soldi - ha detto durante l’interrogatorio -. Ho tre figli e sono senza un lavoro”. Ha potuto lasciare la casa circondariale di Pesaro, dove si trovava rinchiusa.