Nota della Compagnia CC di Civitanova

Dall’alba di questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche hanno eseguito una operazione di controllo del territorio sulla costa civitanovese.

Le operazioni condotte a Civitanova prendono le mosse da una serie di informazioni assunte dalla viva voce dei cittadini che confidano nelle istituzioni e che si sono rivolte ancora una volta all’Arma per segnalare alcune situazioni di degrado. Voci “intercettate” sia dai carabinieri di quartiere durante il loro quotidiano servizio nel centro cittadino che dai sottufficiali della stazione di Civitanova Marche. Tutte aventi protagonisti alcuni stranieri, di origine tunisina ed algerina, che da alcuni mesi bivaccano in vari luoghi della città. Molti di loro sono stati già identificati e sottoposti alle procedure di espulsione nelle numerose operazioni che si sono susseguite nell’ultimo mese nel fosso del sottopasso Esso, nell’Area Ceccotti e nell’ex liceo scientifico. cane-CC

Si tratta di cittadini stranieri che, giunti in Italia durante i recenti sbarchi a Lampedusa, si sono allontanati da alcuni CIE e sono approdati a Civitanova. In poco più di un mese alcuni sono stati già più volte arrestati per droga e furti ed altri condotti all’ufficio stranieri.

E stamattina, grazie all’attenta attività informativa e di monitoraggio, i Carabinieri hanno individuato un nuovo rifugio: un capannone ed un container per diportistica dismessi nell’area portuale, a due passi dal fosso del castellaro. La notte era abbastanza certo che alcuni clandestini avessero sfruttato il favore delle tenebre per scavalcare recinzione ed annidarsi in quei luoghi – a due passi dal centro - dove, peraltro, sfruttavano energia elettrica ed acqua che erano disponibili. La perquisizione all’alba ha scoperto un nuovo angolo di sporcizia. Fra materassi, feci, fra odori interrabili ed in condizioni assolutamente disumane dormivano 4 magrebini.

La perquisizione dei locali, un capannone di circa 500 mq., veniva svolta con cura dai due cani dell’Arma dei Carabinieri di base al nucleo cinofili di Pesaro. Tiki, uno splendido labrador specializzato nella ricerca di stupefacenti ha scandagliato armadietti e oggetti dismessi della cantieristica; avvolti in carta stagnola sono spuntati fuori un paio di involucri contenenti eroina, per una decina di dosi, ma anche 7 grammi di hascisc ed un paio di marijuana. Anche Bruno, un cane lupo specializzato  nella ricerca di armi ed esplosivi ha concorso alle operazioni di ricerca; scovati un paio di coltelli a serramanico, di genere proibito. I quattro tunisini sono volti ormai noti ai militari dell’Arma che li avevano già più volte controllati e sottoposti a foto segnalamento, facendo avviare le procedure di espulsione previste dalla normativa vigente. Risponderanno all’autorità giudiziaria, per i fatti di oggi,  di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, detenzione illegale di armi bianche ed invasione di terreni. La proprietà del capannone, informata dai sottufficiali dell’Arma già nelle ore che precedevano il blitz, ha formalizzato la denuncia querela per l’occupazione abusiva e per l’utilizzo dell’energia.

Un ispezione accurata è stata eseguita in mattinata anche nell’Area Ceccotti, teatro di episodi simili negli scorsi giorni. Uno scenario decisamente mutato quello che hanno incontrato i carabinieri oggi che, peraltro, in quell’area non hanno riscontrato più alcuna presenza.

Ai trenta Carabinieri Civitanovesi coadiuvati dai cinofili dei Carabinieri di Pesaro, hanno prestato preziosa collaborazione, per impedire ogni tentativo di fuga nel fosso castellaro e sulle spiagge adiacenti, anche un elicottero del 5° elinucleo Carabinieri di Falconara e, dalla baia, una motovedetta della Capitaneria di Porto civitanovese.

Con l’operazione odierna, i carabinieri civitanovesi hanno sequestrato nell’ultimo mese, circa un etto di droga cui si sommano i 33 kg di marijuana effettuati dai colleghi del Reparto Operativo del Comando Provinciale dell’Arma maceratese.