A protestare sotto le finestre del comune non più solo gli ambulanti storici portorecanatesi, ora nella contestazione si compattano anche senegalesi e cinesi.

L’assessore al commercio Rovazzani sempre più solo a difendere la Fiera del Patrono che a questo punto, è il caso di dirlo, rischia di essere un colossale fiasco: dei 180 posti disponibili solo poco meno di una trentina di richieste per occupare lo spazio. Oggi ultima chiamata e enesima protesta a Palazzo Volpini degli ambulanti che a gran voce chiedono a questo punto l’abolizione della Fiera del Patrono.

Aanche ieri sera vociante e colorata è stata la presenza degli ambulanti che non hanno gradito la soppressione della Fiera di Fine Estate di domenica 21 agosto e il suo spostamento al 29, festa del patrono, ma in sovrapposizione con quella di Senigallia cui avevano dato adesione da tempo. Con effetto, per la decisione del comune di Porto Recanati, di perdere una giornata di lavoro.

Inamovibile il comune che ha deciso di festeggiare il patrono abbinandoci una fiera che sia anche di richiamo per la città ma che rischia di rimanere confinata nella pochezza dei partecipanti e affondare nel mare delle polemiche.

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