Passando al dettaglio dei dati monitorati, la provincia di Ancona, con l'esame delle acque campionate presso la Foce Esino, che insiste nel comune di Falconara rientra nell'elenco delle localita' con problemi di inquinamento da batteri fecali: l'esame realizzato indica la presenza di unita' formanti colonie doppia a quanto previsto dalla normativa e quindi viene giudicata come fortemente inquinata. Nella provincia di Ascoli Piceno, la Foce Fiumea San Benedetto del Tronto, che ricade proprio al confine tra l'Abruzzo e le Marche, e' risultata inquinata. Nello stesso comune, il prelievo compiuto presso il depuratore ha riportato un risultato fortemente inquinato. Nel comune di Grottammare, il campionamento effettuato alla foce del Torrente Tesino ha indicato la presenza di acque fortemente inquinate. Non migliore la situazione della Foce Fiume Aso, che insiste nel territorio del comune Pedaso, risultata anch'essa fortemente inquinata. Tre le segnalazioni nella provincia di Pesaro Urbino, la Foce Metauro, ricadente nel comune di Fano, dove sono stati prelevati campioni di acque fortemente inquinate, la Foce Fiume Foglia, che insiste nel comune di Pesaro, anch'essa fortemente inquinata e il Fiume Tavollo, afferente al comune di Gabbicce mare, dove le analisi compiute a valle del depuratore, indicano anche qui valori batteriologici superiori al doppio di quanto consentito dalla legge.

Quest'ultimo punto segna proprio il confine tra le Marche e Emilia Romagna. Nella provincia di Macerata i biologi hanno riscontrato altri due punti critici. Il primo, nel territorio comunale di Porto Recanati, dove, in localita' Scossicci, la Foce Musone e' stata classificata come fortemente inquinata.

Il secondo, campionato nel comune di Civitanova Marche, presso la Foce Chienti e' risultato inquinato.