Se una volta lungo la costa venivano erette fortificazioni (torri d’avvistamento, castelli) a difesa delle piccole comunità dagli sbarchi dei Saraceni, ora la costa va difesa dall’erosione con scogliere frangiflutti e innovativi ripascimenti. Ma al di là dei danni naturali causati dalle mareggiate, sembra incredibile che ci si debba difendere dai danni causati dall’uomo: cementificazione e inquinamento”.

Lo scrive l’architetto Gabor Bonifazi, presidente dell’associazione Ville da Vivere, in un intervento ripreso da Croanche Maceratesi, che aggiunge: “E’ il caso di quel tratto di spiaggia circostante l’ex fabbrica di concimi Montecatini che ogni tanto torna a far parlare di sé e a dividere la popolazione. Ora il capannone ritorna a far parlare di sé per la realizzazione di un porto turistico nelle immediate vicinanze. E mentre nella nostra Provincia si continua a disquisire di archeologia industriale e del relativo valore architettonico e antropologico di quel che resta dell’ingombrante edificio ex Montedison di Porto Recanati, nella vicina Perugia si restaura realmente. Infatti a Santa Maria degli Angeli un edificio simile al cosiddetto capannone di Porto Recanati, attribuito a Pierluigi Nervi, sta per essere recuperato con un “Programma urbano complesso” redatto dall’architetto Paolo Lucciconi. Un progetto interessante, che induce a una riflessione: o l’ex Montedison della cittadina balneare all’ombra del Conero va recuperato prima che crolli definitivamente o va demolito. Infatti è del tutto inutile assediarlo con finti borghi marinari e impossibili torri d’avvistamento aspettando che crolli”.