Sembra sia stata una vera e propria aggressione punitiva quella subita lunedì nel tardo pomeriggio da un anziano portorecanatese, A. Z., di circa settant’anni, che ha dovuto far ricorso alle cure dei medici per una serie di lesioni al volto e al petto.

I motivi non sono ancora chiari, resta una situazione da chiarire, ma vero è che l'uomo ha ricostruito l'aggressione raccontando che si trovava nel suo garage nella zona del parco Bronzini, nel quartiere di Montarice ed era intento a telefonare. La linea va e viene e l'uomo come tutti farebbero si spazientisce tanto che dopo ripetuti tentativi di chiamata, in uno sbotto di rabbia e frustrazione chiude la telefonata con il più classico degli epiteti.

Proprio in quel momento si trovava a passare davanti al garage, in bicicletta, un altro portorecanatese con cui A.Z. ha vecchie questioni in sospeso, ruggini mai del tutto superate. Forse questi ha creduto che l’epiteto fosse diretto a lui, fatto sta  che dopo qualche minuto in garage si sarebbe presentato il figlio della compagna, un giovane sui trent’anni, che senza ragione alcuna avrebbe prima scalciato una sedia che intralciava il passo e poi avrebbe affrontato l’anziano prendendolo al pugni e colpendolo duramente al volto e al petto.