Inspiegabili le ragioni ma restano i tre tentativi di suicidio messi in atto da un giovane impiegato nella sua abitazione di via Garibaldi.
Prima ingurgitando varechina (ma un conato di vomito gli ha fatto rigurgitare tutto), poi tagliandosi un polso e infine tentando di lanciarsi nel vuoto da una finestra.
Il tutto alla presenza dei genitori che già subito dopo la prima manifestazione autolesionista avevano allertato il 118 i cui sanitari insieme alla polizia municipale hanno avuto il loro bel da fare.
Alla fine il giovane viene sedato precauzionalmente con una iniezione e portato in ospedale per le cure del caso. Restano ignoti i motivi del triplice tentativo di farla finita da parte di una persona che sino a quel momento non aveva avuto comportamenti tali o da far pensare ad una situazione di disagio.