Di Antonio Monaldi, ex consigliere provinciale

Le dichiarazioni rilasciate in distinte conferenze stampa dai massimi esponenti provinciali delle due liste della sinistra che hanno sostenuto Francesco Acquaroli segnalano una preoccupante differenziazione.

“Sel dice che sosterrà Pettinari perché sente il dovere morale di battere la destra”. E’ giusto. Ma aggiungerei: anche per non chiudere le porte ad una possibile collaborazione che il PD di Ucchielli auspica da tempo.

“Rifondazione e Comunisti Italiani non ritengono al contrario di sostenere Pettinari e le forze di centro-centro (Pd-Udc-Idv)…Ne segue, dicono le cronache, un invito a disegnare una falce e martello per annullare la scheda.”

Monaldi_AntonioAvevo pensato che quello tra Sel e Fds fosse un idillio utile, in particolare, per il risultato elettorale di Sinistra, Ecologia e Liberta’. La storia era stata scritta un venerdì precedente alla presentazione delle liste. Solo i Verdi e i Socialisti, tra tutti i partiti del centro-sinistra, avevano partecipato all’ incontro promosso dalla FdS che cercava, giustamente, di essere coinvolta in un processo unitario e di non farsi cacciare nell’ angolo dal PD, alleato con l’ UDC. Da parte sua, anche SEL, sembrava interessata ad un accordo con il PD e alleati, qualora questi, fossero stati disponibili per le “primarie di coalizione”.

Viste le premesse, questa “parentesi unitaria” tra SEL e FdS, era un atto dovuto? Il processo costituente tra RC e PdCI, nonostante la prima fosse schiacciata sull’ alleanza con SEL era quantomeno necessaria per lo scopo.

Probabilmente la medesima differenziazione tra le due forze politiche della sinistra si sarebbe verificata sulla questione “apparentamento” qualora SEL non avesse eletto dei consiglieri al primo turno, come invece è avvenuto con l’ elezione di Acquaroli e di Candria. SEL potrebbe essere, di fatto, la sola opposizione di sinistra nel Consiglio Provinciale. Una riflessione autocritica da parte della FdS e di RC in primis, piuttosto che l’ invito estemporaneo ad annullare la scheda, con le modalità sopra descritte, poteva essere significativa. L’ infantilismo politico è spesso condito con logiche estremistiche e puramente protestatarie.

Non si possono, invece, non condividere le argomentazioni prodotte dai segretari di RC e PdCI nella conferenza stampa sopra citata con particolare riguardo all’ esclusione della FdS dalle intese. Il PD ha voluto testardamente riproporre la scelta fatta per le regionali annullando una positiva esperienza unitaria alla quale avevo attivamente partecipato. Se il centro-sinistra non sarà maggioranza, in Provincia, non potranno prendersela con la FdS.

A questo punto, che fare?

Occorre che tutti prendano atto che il sistema elettorale non è lo stesso delle regionali! Prima di rinunciare alla candidatura avevo già espresso l’ idea di dover necessariamente appoggiare Pettinari nel caso di ballottaggio con Capponi. Il PCI da Togliatti a Berlinguer mi ha insegnato a distinguere tra avversari politici.

In questa fase della seconda Repubblica purtroppo fondata: sul maggioritario che doveva eliminare le liste; sul voto utile che invita al disimpegno politico; sul personalismo che non stimola gli elettori a recarsi alle urne.

Non penso si possa rimanere “neutrali” (alla Bordiga) oppure “indifferenti” (per dirla con Gramsci).

Non ci sono alternative nel ballottaggio. Credo si debba sostenere in Provincia chi non è alleato con l’ estrema destra.

Ritengo, altresì, necessario un forte impegno per modificare il sistema elettorale in senso proporzionale, ricercando intese con tutte le forze attente a questa tematica (alleanza di scopo), per ridare slancio alla partecipazione democratica e per il rispetto delle idee.

Da queste nostre terre, i comunisti, insieme ad altri, possono sviluppare proposte capaci di far ripartire la saggezza collettiva.