Dopo la firma da parte di più enti del Patto per la Sicurezza, con riflessi anche sulla realtà porto recanatese, un plauso arriva proprio da quanti da tempo chiedono maggior sicurezza per il loro palazzone, l’Hotel House.
Tra quanti hanno condotto battaglie per ripristinare l’ordine nel maxi condominio multietnico c’è Alfredo De Rosa il quale commenta “un risultato che desideravamo da tanto tempo, ora auspichiamo di cuore che alle parole facciano seguito i fatti - stiamo a vedere. L’unica cosa che noi residenti chiediamo è di poter fare una vita tranquilla e dunque ben vengano i controlli delle forze dell’ordine per ripristinare la sicurezza e per smantellare le attività illecite”.
De Rosa è uno di quelli che ha condotto tante battaglie in difesa del palazzone multietnicoi per sottolineare che la maggior parte delle persone che vive all’Hotel House è gente onesta .
Anche l’amministratore condominiale Simone Cotroné accoglie positivamente la notizia: “Ben vengano interventi per garantire una maggiore sicurezza nel palazzo e fuori”.
La parte sana dell’Hotel House, che ha anche più volte richiesto di poter usufruire della presenza costante di un’autorità all’esterno del palazzo, chiamata semplicemente a far percepire un clima differente, si dice pertanto soddisfatta del patto sottoscritto. Un entusiasmo tiepido, tuttavia, soltanto per il fatto che prima di cantare vittoria attendono di vedere i fatti.
I residenti del grattacielo non chiedono un intervento troppo impegnativo per le forze dell’ordine e per lo Stato. L’importante per loro è che qualsiasi tipo di presenza si voglia prevedere per l’Hotel House essa possa essere continuativa, per un periodo di tempo utile a far recedere i malintenzionati
Ricordiamo che il Patto per Porto Recanati sicura è un documento a sé stante, calato sulla realtà portorecanatese, dalle caratteristiche demografiche rese del tutto particolari soprattutto dal palazzone multietnico.
Il patto è stato firmato dal prefetto di Macerata Piscitelli, dal presidente della Regione Spacca, dal commissario della provincia di Macerata Calvosa e dal sindaco Ubaldi, e si basa sulla collaborazione tra enti e forze dell’ordine.
In termini di risorse economiche il “Patto per Porto Recanati sicura” porterà nelle casse comunali 15 mila euro della Provincia per co-finanziare la video sorveglianza. Dalla Regione arriveranno invece 62 mila euro per riqualificare l’House, 56 mila euro per mettere in campo interventi di carattere sociale e assistenziale per i fenomeni di bullismo, devianza e disagio, 100 mila euro per politiche di educazione alla legalità. Dunque, dopo i recenti gravi casi di delinquenza, sembra profilarsi per Porto Recanati il ritorno a quella serenità sociale che ha sempre contraddistinto la cittadina rivierasca.