Non c’è l’oro nell’area dell’ex complesso Rozzi, ma solo una stratificazione di fanghi solidificati residuo delle lavorazioni di quando l’area era occupata dalle lavorazioni della Montecatini.
Un lettore ha posto il quesito al blog “l’Argano” allegando delle foto.
“Mentre facevo una passeggiata sulla spiaggia ho scoperto una strana conformazione di roccia che sembra quasi un filone d'oro. Qualcuno di voi ha la minima idea di che cosa sia?- Stefano”.
Il sito è già noto all’ARPAM (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Marche) che lo ha sottoposto ad accurate indagini che hanno riscontrato in quel sottosuolo la presenza di tanti metalli (mercurio, arsenico, piombo, etc.) che hanno reso necessario realizzare un piano di caratterizzazione per la messa in sicurezza e che il comune di Porto Recanati ha adottato ed in parte già attivato.
Dunque nessun filone d’oro, ma una accorta sorveglianza di come proceda il recupero del sottosuolo inquinato non guasta.