MONTEFANO - Dal teatro “La Rondinella” di Montefano si leva un inno di solidarietà e di concordia, diremmo di umanità.

Va di scena “La Tregua”, che s’ispira a fatti relamente accaduti a Natale del 1914 in uno spazio i cui confini sono le trincee con tutto il loro corredo di disumanità.Foto da cristinamenichelli1976

Si fronteggiano giovani soldati inglesi e tedeschi in una guerra più grande di loro e della quale capiscono poco se non il sudiciume, la fame, il freddo, la lontananza dagli affetti e, soprattutto, la tragicità della morte da infliggere a quelli che i grandi della politica e gli alti gradi degli eserciti hanno stabilito essere i nemici.

Nella notte di Natale, però, sono i piccoli uomini ( quelli che solitamente eseguono gli ordini) a silenziare le armi e a far parlare l’animo umano tra la gelida neve e i caduti in battaglia.

Purtroppo, si tratta solo di una tregua, poiché in lontananza le mitragliatrici non cessano di seminare morte e distruzione e così l’empatia tra poveri uomini, che obtorto collo condividono la stessa sorte, viene soffocata.

Dietro dei grandi sacchi di juta domenica 29 dicembre sono seduti lì sul palco sette giovani, anche loro come quelli dell’altro secolo, ragazze e ragazzi del gruppo “TurboLento Teatro” diretti magistralmente da Dino Donatiello. Dialogano, dimenano i loro corpi per raccontare quel Natale di tanto tempo fa, ma nemmeno troppo lontano, ahimè, visto che di guerra abbiamo notizie continue. Foto da cristinamenichelli1976 1

Una grande espressività gestuale e verbale si espande per il teatro gremito di gente, unita alla profondità e alla bellezza della musica e dei canti eseguiti dai bravissimi maestri Arnaldo
Giacomucci e Laura Veroli, alla direzione rispettivamente del “Coro Oddo Marconi” e del “Coro DO RE MI” di Montefano.

Un connubio strepitoso quello tra “Turbolento” e le corali, che avevano già dato un bell’esempio di proficua collaborazione due anni fa, sempre presso il piccolo gioiello sito nel vecchio palazzo comunale. Proprio con la cooperazione è possibile realizzare progetti utili alla polis, come dice Donatiello, e, dunque, un ringraziamento speciale va all’Amministrazione Comunale e all’Associazione Culturale “La Rondinella”.

Il pubblico, che ha ricevuto emozioni vive e vere, applaude generoso alla conclusione dello spettacolo, che si chiude con l’ “Himne de fraternisés” di Philippe Rombi, un canto che abbraccia tutti nella speranza che domani sia migliore.

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