MONTEFANO - Difficile trovare a Montefano qualcuno che abbia pronunciata una volta, in quaranta anni, la famosa battuta della commedia di Eduardo, “Natale in casa Cupiello”: «A me, ‘sto presepio, non me piace!».

In tanti anni la meraviglia ha sempre accompagnato ogni attesa della vigilia per l’apertura e, poi, la visita al Presepio Meccanizzato.PRESmonte1

Tutto è ricominciato, di nuovo, dall’estate scorsa con, sempre lui, Rolando Donnini, impegnato a trovare soluzioni alla prospettiva ed alle quinte del suo quarantesimo Presepio Meccanizzato, cercando di inserire i meccanismi dei nuovi personaggi. Nello spazio non largo mai abbastanza, la difficoltà si ripresenta ad ogni anno: visibilità per lo spazzacamino, il mulino ad acqua e una figura molto apprezzata negli anni scorsi, il gatto che ruba al macellaio.

E con questo allestimento, la vergara che muove un torchio vinario, la contadina che tiene il giogo di un biroccio tirato da un bue e la,fruttivendola che pesa la verdura che vuole vendere; poi, in disparte sotto la loggia di un’osteria, la donna che aspetta di mangiare, bevendosi un buon bicchiere di rosso Montepulciano, guardando la composizione dei tre Re Magi che si inchinano davanti alla capanna del Sacra Famiglia raccolto attorno al Bambinello. Ma la sorpresa arriva quando dietro una fumate grigliata, si vede muoversi un personaggio dalle fattezze del demiurgo Rolando Donnini. L’automa realizzato ha una vera somiglianza nei modi di Rolando.

Come al solito da quaranta anni, Rosalia, la moglie, non ha lo ha aiutato, con quello di cui ha un’abilità straordinaria: lavori ad uncinetto e tombolo, découpage e merletti, che al marito servono per l’allestimento.

È così che, per l’ennesima volta, fortuna e piacere degli appassionati e dei bambini di ogni età, Montefano ha il suo presepio meccanizzato, che Rolando realizza fra mille difficoltà, non ultime legate alla sua ottuagenaria età.

Circa 120 personaggi, dei quali moltissimi meccanizzati, distribuiti secondo la genuina sensibilità di chi ne conosce i mestieri manuali, le scene di vita quotidiana che si sviluppano lungo l’alternarsi del tempo dei diversi lavori, fra giorno e notte. Sono ben rappresentate le scene di vita domestica: la massaia che prepara la colazione, la ricamatrice, la donna che esegue la tostatura dell’orzo, la materassaia; le animazioni dei lavori agricoli e artigianali, il falciatore, il bottaio, lo stagnino, il fornaio, il mastro muratore ed il cestaio e così via. Ma la migliore esperienza con il Presepio di Rolando è quella che se ne ha ascoltandolo raccontare come sono nati, fra le proprie mani, i suoi automi.

Negli anni l’evento ha richiamato tanti visitatori da tutta la regione, riempiendo di soddisfazione e orgoglio il promotore del Presepio Meccanizzato. Il suo atto d’amore produce altrettanto amore e spirito civico, con la devoluzione in beneficenza delle offerte dei visitatori e l’emozione che fa vivere.

Il Presepio rimarrà aperto nei locali di via Roma (cortile delle case popolari): FESTIVI dal 25 dicembre al 12 gennaio, soltanto nei pomeriggi dalla ore 15 alle 20 di ogni giorno festivo.

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