Di Gennaro Ferrara
MONTELUPONE - Da alcuni anni nelle campagne di Montelupone risiede un gruppo di una ventina di persone desiderose di vivere in modo diverso e più profondo la propria vita. Per raggiungere i propri obiettivi essi hanno fatto scelte importanti ed inconsuete: la prima di queste è stata quella di ritirarsi dalla vita mondana, da tutto ciò che allontana l'uomo dal proprio spirito e dalla propria essenza. Tali scelte hanno creato in passato delle incomprensioni e delle difficoltà, ma ciò nonostante i Monaci della Sorgente non si sono né fermati, né abbattuti ed hanno continuato e continuano alla realizzazione del loro progetto non ancora concluso.
La loro vita è basata sulla ricerca della semplicità e dell'essenzialità, amano il contatto con la natura, e sognano di raggiungere l'autosufficienza sia energetica, che per i beni di prima necessità. Per il primo obiettivo sono dotati di un impianto fotovoltaico ed eolico, che fornisce loro gran parte del fabbisogno energetico. Inoltre vivono grazie alla carne, uova e latte dei propri animali e ai prodotti della terra, che coltivano in modo naturale secondo le regole dell'orto sinergico. Oltre alla propria produzione i monaci si procurano il proprio sostentamento con la spigolatura e con la raccolta delle erbe di campo.
Tuttavia la loro attuale dimora non sarà il luogo finale dove poter realizzare il loro sogno, poiché questo non può fornire loro i mezzi necessari per raggiungere l'autosufficienza.
Nonostante ciò riescono a sopperire a tali mancanze grazie a molti amici e simpatizzanti benefattori che con il loro sostegno regalano ai monaci ciò che oggi ancora non possono procurarsi o prodursi:
così il panettiere dà loro la farina ed il lievito per il pane, la pizza e talvolta per preparare la pasta fatta in casa; i contadini vicini danno parte del loro raccolto, una pescheria regala loro ogni venerdì il pesce. Per le spese vive i monaci partecipano ai mercatini dell'usato che si svolgono in regione nel periodo estivo, andando su richiesta a svuotare cantine per poi avere il materiale per la propria bancarella. Alcuni di loro sono dei veri e propri artigiani, pertanto molti dei loro lavori in casa, specie con il legno, li hanno realizzati in economia (vedi armadi, letti, ecc..).
Nonostante la loro scelta di vita, non si sono completamente isolati: infatti sono donatori del sangue presso l'AVIS di Potenza Picena, donatori di midollo osseo, collaborano con i vigili del fuoco per il recupero delle sciamature delle api e puliscono gli argini dei fiumi spiagge dopo gli eventi alluivionali. Fra i propri simpatizzanti e benefattori vi sono anche medici, con alcuni dei quali hanno instaurato una proficua collaborazione, come con la dott.ssa Carini, esperta in erbe officinali, medicina cinese e agopuntura.
alla ricerca del contatto profondo con la propria anima, facendo così un vero e proprio lavoro interiore.
Tutto questo è finalizzato per quella che è la parte più importante del loro percorso, ossia la spiritualità che può esprimersi nella preghiera, nei canti o nell' amore e nell' emozione da provare in tutto ciò che si compie, nella contemplazione della natura e nella condivisione delle proprie gioie e delle proprie difficoltà.
Pertanto essere monaco per loro è una vocazione, una conquista, una meta da raggiungere e da far raggiungere ai propri fratelli e sorelle, e' una scelta coraggiosa, soprattutto perché in antitesi ai principi individualistici della società moderna, e' una testimonianza che, con un punto di vista diverso, si possono cambiare molti aspetti negativi, di questo mondo.