PORTO RECANATI – A poche ore dal “patacrac” che ha portato allo scioglimento del consiglio comunale e l’avvio della fase commissariale, quello che rimane di “Noi per Porto Recanati”, la Montali, UPP e SEL, ha incontrato gli organi d’informazione e dopo avere espressso senza tanta diplomazia alcune considerazioni sugli ex colleghi, se fossimo stati ai tempi dell’Inquisizione ... per Canaletti, Dezi e Fiaschetti ci sarebbe stato il rogo.
Non sarebbe andata meglio al PD contro il quale, dall’ultimo dei suoi iscriti, ai livelli alti, l’ex vice sindaco Riccetti a dirla “diplomaticamente” ha augurato la più delle sonore sconfitte elettorali. Una “macumba” elettorale rivolta ai canidati Biagiola e Lambertucci, chiamati direttamente in causa quali fautori di quanto accaduto a Porto Recanati insieme alla sezione locale del PD.
La parte finale della conferenza stampa in cui Riccetti spara a zero sui traditori, sui poteri forti coalizzatisi contro un sindaco che voleva dare una svolta di legalità alla città, manca nella registrazione che proponiamo, in quanto il registratore ha esaurito la sua autonomia nei 10’ finali, ma tutto quello detto prima dal sindaco Montali, da Riccetti e dalla Zoppi, non è assolutamente di secondo piano, e certamente non farà dormire sonni tranquilli ai tanti citati e chiamati in causa.
Si parla di Burchio, di Khai, della Giorgi e della difesa della costa, di assessori non proprio così in odore di santità, di un PD che sin dall’inizio aveva deciso altre strade, di “luciferine” strette di mano post caduta della giunta, di strane alleanze tra chi dovrebbe preservare il territorio e chi ha solo l’interesse di aggredirlo. E di tantro altro.
Sul banco degli “imputati” anche la stampa con un accento polemico iniziale della Montali, ben più marcato da Paccamiccio, per averli aggrediti giornalmente (come se loro ogni giorno non ne avessero combinata una ...).
E nel calderone finisce anche il geom. Re per la cui difesa da parte dell’assessore Dezi è stata l’accelerazione della crisi, Riccetti e la Montali ci vanno già pesante rivelando alcuni retroscena deziani.
Se l’analisi iniziale della Montali è stata molto politica (senza risparmiare stilettate), l’intervento di Riccetti un vera e propria requisitoria in nome di una città che chiede un ampio risarcimento a chi ha consegnato Porto Recanati ai modi di gestione del passato ed il massimo della pena ai traditori.
Per ascoltare la conferenza stampa, clicca sullo start della barra sottostante.
La Montali non ha nascosto che non abbandona la nave e che la rotta tracciata all’inizio prosegue per non disperdere quanto sinora fatto. Nei prossimi giorni il sindaco, UPP e Sel saranno tra la gente a spiegare e a chiedere spiegazioni ai “traditori”. La campagna elettorale è iniziata.