Dopo alcuni poco edificanti episodi verificatisi alla fontana dell’acqua pubblica, posizionata nel parcheggio dell’ex campo sportivo, non è escluso che le tessere per attingere l’acqua (liscia, liscia refrigerata, gassata refrigerata), come già in uso negli altri comuni serviti dalle “casette dell’acqua” dell’ASTEA, arrivino prima del previsto.
Si sono infatti rilevati usi difformi della casetta: mancato rispetto della fila, utilizzo di contenitori vietati, lavaggio delle bottiglie con l’acqua della casetta stessa, fino a chi è arrivato al punto di usarla per lavarsi non disdegnando di mettere anche i piedi nell’apposito varco prelievo.
Il fenomeno del “lavaggio” è circoscritto a persone che, di ritorno dal mare, prima di prendere l’auto nel parcheggio, non esitano a darsi … una rinfrescata.
Già sono dovuti intervenire in talune occasioni i VV.UU. ma venerdì scorso, verso sera, sono volati sonori ceffoni, tra italiani. Motivo dello “scambio ravvicinato” il mancato rispetto delle regola della quota di attingimento, limitata a 12 litri. Un signore, spalleggiato dalla consorte (a detta di alcuni una coppia di Loreto), si è presentato con 5 (cinque) casse di bottiglie da 1,5 lt e non ha voluto sentire ragioni …. Potete immaginare quello che è successo quando chi era in fila ha chiesto di sospendere il rifornimento in quel modo.