nota del Comitato a Difesa del Punto di Primo Intervento Pro Ospedale S. Lucia

RECANATI - Arriva la Tac a Recanati, oggi depositata al Covid Center di Civitanova Marche. L’annuncio, fatto dal direttore generale dell’Ast3, Marco Ricci, ci riempie di gioia perché ciò significa che per la sanità territoriale si sta muovendo qualcosa e non solo per Recanati ma anche per altri centri della nostra provincia.

Dovrebbe essere soddisfatta anche Civitanova Marche che vede, così, ridurre le liste di attesa perché finalmente gli utenti del territorio recanatese e dei centri vicini potranno eseguire gli esami a Recanati in tempi più brevi.

Il Comitato esprime, quindi, soddisfazione per quanto comunicato dal direttore generale dell’Ast3 e recentemente ribadito sia dal governatore Francesco Acquaroli che dal suo vice e assessore alla sanità Filippo Saltamartini, anche se vigilerà perché questi annunci si tramutino in breve in fatti concreti. PPI Recanati

Oltre alla Tac prenderanno il via i lavori con un primo investimento di 5 milioni e 100 mila euro (PNRR) per la realizzazione della casa della salute: si tratta dell’investimento più alto previsto nella provincia di Macerata che porterà all’aumento dei posti-letto pubblici sia come RSA che cure intermedie.

Nei prossimi giorni, infine, sarà aperto il Punto Salute che è un centro dove i cittadini potranno fare alcuni esami: dall’elettrocardiogramma all’Holter pressorio e cardiaco e la MOC.

Saltamartini ha anche assicurato che è stata acquistata per Recanati una nuova tecnologia per la dialisi a distanza, un progetto già avviato a Macerata: si tratta di un robot per controllare i parametri dei pazienti a distanza.

Non possiamo, comunque, che esprimere soddisfazione per l’attenzione rivolta all’ospedale di Recanati e alla sanità in generale del territorio dopo dodici anni di amarezze.

Il Comitato non dimentica che dal 2012 è iniziata la demolizione dell’ospedale Santa Lucia sino a togliergli persino la qualifica di ospedale per farlo diventare una struttura territoriale, cioè un cronicario con alcune attività ambulatoriali.

Se la stessa fine non è toccata al Punto di Primo intervento è solo grazie alle lotte che il Comitato ha portato avanti con l’aiuto dei recanatesi e di tanti cittadini dei centri vicini che hanno avuto sempre come punto di riferimento l’ospedale leopardiano.